Campo de' Fiori è una piazza di Roma, tra via dei Giubbonari e piazza della Cancelleria, ai confini dei rioni Parione e Regola. Fino al Quattrocento la piazza non esisteva ancora e al suo posto c'era un prato fiorito con alcuni orti coltivati, da cui il nome.
Nel 1456 Papa Callisto III fece lastricare la zona; ciò faceva parte di un progetto più ampio di risistemazione dell'intero rione Parione. Questo rinnovamento fece sì che molti palazzi importanti fossero costruiti in zona: in particolare, palazzo Orsini dava proprio su Campo de' fiori.
Per questo motivo la piazza divenne un luogo di passaggio obbligato per personalità di spicco quali ambasciatori e cardinali. Ciò portò un certo benessere nella zona: la piazza divenne sede di un fiorente mercato dei cavalli che si teneva due volte la settimana (lunedì e sabato), ed intorno ad essa sorsero molte locande, alberghi e botteghe di artigiani. La piazza divenne un centro di varie attività, sia commerciali che culturali.
Secondo una leggenda, la piazza deve il suo nome a Flora (donna amata da Pompeo, il quale aveva costruito nei pressi il suo teatro), oppure, più verosimilmente, al fatto che nel XV secolo essa era semplicemente un prato fiorito.
In Campo de' Fiori avevano luogo le esecuzioni capitali e le punizioni con tratti di corda, e qui giovedì 17 febbraio 1600 fu arso vivo il filosofo e frate domenicano Giordano Bruno, accusato di eresia, a ricordo del quale è stato realizzato da Ettore Ferrari nel 1887 un monumento bronzeo eretto sul luogo stesso del rogo.
Dal 1869 e sino a poco tempo fa, fu sede di un vivace e pittoresco mercato la cui atmosfera popolare è ben resa dal noto film Campo de' fiori del 1943 con Anna Magnani e Aldo Fabrizi.



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